giovedì 9 ottobre 2008

ASCESSO CEREBRALE, o encefalite suppurativa

ASCESSO CEREBRALE, o encefalite suppurativa, ascesso che può colpire qualsiasi zona del sistema nervoso centrale, benché; " a seconda di ciò che lo provoca, abbia una sede preferenziale. Esso può essere causate, da un processo infettivo dell'orecchio, delle mastoidi, della cute e delle ossa craniche, del naso ( foruncoli) o del labbro, da traumi cranici ( sia immediatamente, sia a distanza di anni), da bronchiti ed endocarditi. Se l'ascesso cerebrale parte dall'orecchio e dai suoi annessi interni, la sua sede è temporale o nel cervelletto.

Se si apre nei vasi sanguigni, può dare origine ad una meningite purulenta. Non vi è una preferenza particolare in rapporto al sesso o all'età, salvo che come conseguenza sporadica di vizi cardiaci congeniti, in questo caso si verifica. nei bambini o negli adolescenti. I sintomi generali sono: febbre elevata, intermittente, con brividi nelle forme acute, talora mancanza di febbre o febbriciattola nelle forme subacute; cefalea accentuata dai movimenti del capo, dimagramento, ottundimento psicologico; talora segni di irritazione meningea con convulsioni generalizzate, fino al coma, e segni di ipertensione endocranica.

Negli ascessi del lobo temporale la compressione delle vie ottiche e la lesione delle fibre nervose che conducono il comando dei movimenti può provocare un deficit di metà del campo visivo opposto alla zona della lesione (emianopsía laterale omonima) e paralisi del corpo dal lato opposto (emiplegia controlaterale). Se l'ascesso è a sinistra, si può anche avere alasia. Tra le complicazioni più gravi vi è l'apertura dell'ascesso nei ventricoli cerebrali e la meningite purulenta. Ambedue possono dar luogo a morte. L'esame più utile è quello del liquido cefalorachidiano, contenuto nelle cavità meningee, che circonda tutto il sistema nervoso centrale, sia nella scatola cranica che nel midollo spinale. Esso può presentarsi purulento.

La terapia è antibiotica e chirurgica. In quest'ultimo caso serve per diminuire l'aumento di pressione all'interno della scatola cranica, al fine di evitare il pericolo di un edema cerebrale ed a svuotare, sterilizzandolo, l'ascesso. Questo verrà asportato solo in un secondo momento, quando si sarà incistato, per evitare la diffusione del pus. Senza terapia l'ascesso cerebrale può ritenersi mortale. L'antibiotico dovrà essere attivo in modo specifico contro i batteri presenti (di solito stafilococchi e pneumococchi).