sabato 11 ottobre 2008

ATTENZIONE, fenomeno che si riferisce ai contenuti psichici

ATTENZIONE, fenomeno che si riferisce ai contenuti psichici che compaiono alla coscienza (con esclusione, dunque, di ciò che è subconscio o inconscio). Il campo di coscienza oscilla nelle diverse persone, che risultano caratterizzate da una attenzione media loro specifica. Esistono soggetti capaci di fare solo una cosa per' volta ed altri in grado di pensarne o farne molte simultaneamente. Si chiama capacità attentiva quella di restringere volontariamente il proprio campo di interessi ad un particolare fine. La capacità attentiva può essere spontanea, provocata (in cui è mantenuto uno stato di attesa), prolungata, concentrata, e diffusa a più avvenimenti. Si tratta di una manifestazione dell'affettività che opera una selezione tra idee che hanno per l'individuo un interesse diverso. Più forte è quest'ultimo, maggiore è la concentrazione. La capacità di mantenere l'attenzione a lungo su un oggetto è anche definita come tenacità. Il termine vigilanza è usato prevalentemente per indicare la capacità di passare da un'idea o da un'esperienza o da una percezione ad un'altra. L'attenzione media può essere molto debole e non permettere applicazioni nello studio o nel lavoro, ma va distinta dal. l'attenzione massima, che consente, in casi di particolare motivazione, capacità di concentrazione imprevedibili. Occorre, perciò, esaminare l'attenzione ripetutamente, per non rimanere ingannati da una prestazione positiva occasionale. L'attenzione è compromessa nelle sue varie forme in diverse sindromi psichiatriche, soprattutto organiche (corea minor, schizofrenia, demenza, nevrosi coatta, ecc.). In psicanalisi si descrive l'ipotesi dell'attenzione come la tendenza del soggetto ad essere selettivamente ed automaticamente attratto verso i temi di maggior preoccupazione personale o verso quelle persone caratterologicamente capaci di corrispondere alle sue aspettative (normali o nevrotiche).