domenica 29 marzo 2009

RABDOMIOSARCOMA TUMORE MALIGNO DEI MUSCOLI SCHELETRICI

RABDOMIOSARCOMA tumore maligno dei muscoli scheletrici le cui cellule presentano, al microscopio, striature trasversali a forma di minuscoli bastoncini (in greco rabdos). Il rabdomiosarcoma è abbastanza frequente, rappresentando circa il 10 per cento di tutti i tumori delle parti molli; colpisce con lieve prevalenza il sesso maschile e non ha invece preferenze di età, perché esistono vari tipi istologici di rabdomiosarcoma, alcuni tipici dell'infanzia (con sede prevalente a testa e collo), altri dell'età adulta (con predilezione per gli arti), altri ancora dell'adolescenza (localizzati in qualsiasi parte del corpo); va aggiunto che rabdomiosarcoma si ritrovano anche in organi non scheletrici, quali la vagina, la vescica e così via, in cui possono esistere piccoli muscoli striati. Il rabdomiosarcoma è tumore dotato di notevole malignità, a rapida crescita, con facile invasione dei tessuti sani che lo circondano e con notevole tendenza a dare metastasi a distanza, sopratttutto nei polmoni: un tumore dei muscoli e in particolare delle parti molli in generale, che compaia e cresca in pochi giorni, provocando tumefazioni visibili, dolori e impedimenti funzionali, deve subito far pensare alla diagnosi di rabdomiosarcoma, che verrà comunque accertata con prelievo bioptico ed un esame microscopico. L'indagine istologica potrà anche dire quale sia la varietà del tumore (esistono rabdomiosarcomi polimorfi, alveolari, embrionali, botrioidi), dando così qualche ulteriore informazione che potrà servire per attuare una più specifica terapia e per avere migliori elementi prognostici (le varietà embrionali sono ad andamento peggiore). Qualunque ne sia la varietà, la prognosi di questo tumore, estremamente maligno, è infausta: sono oggi noti casi di sopravvivenza a dieci anni dalla cura, ma per solito chi è colpito da rabdomiosarcoma non sopravvive più di tre anni. Le cure consistono nell'asportazione della parte, nella radioterapia e nella chemioterapia associate: con questo drastico trattamento, opportunamente perfezionato, sarà forse possibile migliorare la deludente situazione terapeutica attuale.