venerdì 27 marzo 2009

TUMORI DEL PENE

TUMORI DEL PENE: l'organo genitale maschile esterno è sede non rara di neoformazioni benigne, quali papillomi e condilomi in forma di escrescenze rosee di aspetto villoso, spesso legate a infezioni veneree e a cattiva igiene locale. Ma sul pene non sono rari anche tumori maligni, quasi sempre con le caratteristiche del carcinoma spinocellulare: essi sono eccezionali nelle persone circoncise, raggiungono il 5 per cento di tutti i cancri in Europa ed America, sono quasi quattro volte più numerosi nei popoli asiatici, il che fa ritenere che nella loro insorgenza abbiano un ruolo fattori razziali e soprattutto abitudini igieniche (la circoncisione consente una più facile e frequente pulizia della parte). Il carcinoma del pene, localizzato soprattutto sul glande e sul prepuzio, è facilmente diagnosticabile per il suo aspetto di ulcera a bordi e fondo duri biancastri: se curato in tempo (con bisturi o raggi), consente 1'80 per cento di probabilità di guarigione definitiva, mentre se curato tardi, quando ormai il membro è profondamente infiltrato, nemmeno l'amputazione dell'organo consente possibilità di cura superiori al 20 per cento; nei casi avanzati l'amputazione da sola non è sufficiente: occorre anche asportare le ghiandole linfatiche vicine.