lunedì 16 giugno 2008

Intossicazione da acido solforico

Ha come sintomi, se l'acido (un liquido incolore e inodore) viene ingerito, dolore e bruciore della lingua e della bocca, dolori di stomaco, vomito con sangue, diarrea; si producono causticazioni della bocca, dell'esofago, dello stomaco (a carico dell'esofago possono residuare, a causa delle cicatrici susseguenti alle causticazioni, gravi restringimenti che compromettono il passaggio dei cibi ). Bisogna somministrare subito all'intossicato bevande alcaline neutralizzanti, per esempio 15-20 g di comune magnesia in mezzo litro d'acqua. Può essere adoperato anche il latte. Controindicato è il bicarbonato di sodio che, sviluppando acido carbonico, rischierebbe di peggiorare le condizioni dello stomaco.

Controindicati sono anche la lavanda.gastrica e la somministrazione di emetici, cioè farmaci che provocano il vomito. Inalato allo stato di goccioline o di vapori, l'acido solforico provoca forte irritazione del naso, della faringe, dei bronchi, tosse, edema della laringe e polmonare con difficoltà di respirazione. In questo caso l'intossicato deve essere trasportato all'aria libera, evitandogli qualunque sforzo, e poi, tenuto a letto in assoluto riposo.

In caso di edema polmonare possono essere opportuni un salasso (500-700 ce) oppure l'ossigenoterapia; controindicata la respirazione artificiale. Può prodursi, infine, un'intossicazione cronica nei lavoratori esposti a inalare i vapori (dell'acido solforico si fa grande uso nelle industrie metallurgiche, delle pelli, tessili, alimentari, dei concimi chimici, dei colori) con: faringite, catarro bronchiale, congiuntivite.