mercoledì 16 aprile 2008

Emorragia interna e emorragie ester­ne

L'emorragia, vale a dire la fuoriuscita di san­gue, è una delle occasioni che più frequente­mente richiedono un pronto soccorso d'ur­genza. Bisogna distinguere tra emorragie ester­ne e emorragie interne. Le prime sono quelle in cui il sangue si versa all'esterno; le seconde si hanno quando il san­gue si raccoglie in una cavità naturale del cor­po senza comunicazioni con l'esterno, oppure nell'interno di organi situati profondamente.

Un particolare tipo di emorragia interna este­riorizzata è quella che si verifica in un prime tempo in una cavità dell'organismo (intestino, utero, polmone, ecc.) e successivamente si esteriorizza attraverso un organo naturale: bocca, ano, vagina, ecc. Occorre anche distinguere tra le emorragie arteriose e quelle venose. L'emorragia arterio­sa è caratterizzata dall'emissione di sangue di colore rosso vivo, zampillante e con degli au­menti sincronizzati con le pulsazioni cardia­che.

Nell'emorragia venosa il sangue ha un colore scuro e non presenta aumenti con le pulsazioni cardiache. Nell'emorragia con fuoriuscita di sangue all'esterno, il soccorritore, purché in possesso di qualche nozione, può essere in grado di arrestare il sangue; nelle emorragie degli organi interni bisogna invece provvede­re, nel più breve tempo possibile, a un soccor­so di tipo chirurgico.

È opportuno quindi trattare solo delle emorra­gie che sono caratterizzate dalla fuoriuscita di sangue all'esterno. Per arrestare l'emorragia si può esercitare una pressione direttamente sul­la ferita {compressione diretta) oppure a qual­che distanza da essa {compressione indiretta). Queste compressioni possono essere esercita­te mediante una fasciatura {fasciatura com­pressiva). Di solito queste misure risultane efficaci nella maggior parte dei casi.

Se l'emorragia non cessa, si cerchi di premere il vaso interessato nel punto dove passa sopra un osso. Quando il soccorso non ha successo, non si deve perdere tempo a cercare il punto da comprimere, ma si deve esercitare la compres­sione di uno di questi punti:

emorragie della testa al di sopra degli occhi. Si preme con il dito pollice la zona posta da­vanti all'orecchio;

emorragie sotto l'occhio e sopra la mandibo­la. Si preme con un dito un paio di centimetri davanti all'angolo della mandibola;

emorragie della bocca e del collo. Il pollice va messo alla base della nuca, le altre dita sotte il pomo di Adamo ai lati del collo. Le dita vanno premute verso il pollice;

emorragie del braccio e della spalla. Si pre­me sull'osso del braccio, a metà tra gomito e ascella;

emorragie del piede, della gamba e della coscia. Si preme il palmo della mano sorte l'inguine, sul lato interno della coscia.