martedì 22 aprile 2008

Massificazione psicologia sociale

La psicologia sociale ha approfondito il comportamento collettivo che si registra nella massa umana, nella folla. Sono stati sviluppati concetti psicanalitici secondo i quali la massa evidenzia situazioni inconsce sul piano collettivo.

Sono state sottolineate le conseguenze della collettivazione e della massificazione (e l'uomo-massa è considerato elemento di una struttura organizzata, burocratica, che limita e subordina il suo campo d'azione alla direzione altrui, «eterodirezione» di D. Reisman). Su questo piano si sono analizzati i rapporti tra la massa ed il capo o i capi che la dirigono. Secondo Freud, il capo è il modello verso cui gli altri proiettano il loro desiderio inconscio di sicurezza e di potenza e nel quale tendono ad identificarsi.

E altri studiosi analizzano i rapporti del capo (carismatico, intellettuale, burocratico) con la massa, l'essenza della leadership, la «sindrome autoritaria» (Th. Adorno). Si inseriscono in questo contesto le ricerche sulla comunicazione di massa, sugli effetti delle comunicazioni radiofoniche e televisive; del cinema, dei rotocalchi; specie in rapporto alla propaganda ed alla reclame si descrivono gli effetti di persuasione, che si sviluppano nell'ambito commerciale, politico, nelle condizioni di guerra.

Si è notato che la presentazione unilaterale di un argomento ha effetto positivo sui soggetti meno istruiti, mentre la presentazione oggettiva, in cui si espongono anche gli argomenti della controparte, ha maggiore efficacia su individui più istruiti (ricerche sulle forze armate U.S.A.).
Sono stati fatti anche nuovi studi sull'opinione pubblica, sull'analisi delle opinioni circolanti nella massa (inchieste mediante questionari), sulle stereotipie, sui pregiudizi.