sabato 19 aprile 2008

Scottature (ustioni)

Le ustioni possono essere provocate da corpi metallici roventi (si tratta in questo caso di lesioni limitate ma che agiscono in profondità), da incendi o dalla combustione di liquidi, solidi e gas infiammabili (benzina, nafta, alcol, etilene, carbone, metano, gas illuminante ecc. ) oppure da liquidi bollenti (olio, acqua) o da raggi ultravioletti (scottatura solare) e inoltre da folgorazione.

Si distinguono in ustioni di 1 ° grado quando esiste un arrossamento cutaneo (eritema); di 2°grado quando oltre all'eritema si sviluppano nel giro di qualche ora dei pomfi (flittene); di 3°grado quando esiste la necrosi dei tessuti. La gravità di un'ustione è in rapporto non solo con l'estensione cutanea della lesione, ma anche, e soprattutto, con il grado di questa. Come bisogna comportarsi in simili circostanze? Se gli abiti hanno preso fuoco, bisogna soffocare le fiamme con coperte o altri indumenti; il paziente va avvolto in una coperta, tenuto disteso e accompagnato in ospedale. Se il ricovero immediato non è possibile, bisogna agire in questo modo:

• si immerga il paziente in acqua calda (se le ustioni interessano diverse zone del corpo in una comune vasca da bagno). Nell'acqua va sciolto un po' di bicarbonato di sodio: questo primo soccorso esclude il contatto con l'aria ed evita lo shock;

• gli indumenti non vanno mai strappati dalle ustioni, ma tagliati con cura e delicatezza. I panni che aderiscono alla pelle vanno lasciati;

• il paziente deve rimanere immerso nella vasca fino all'arrivo del medico;

• se non è possibile bagnare le parti ustionate o mantenere a lungo il paziente nella vasca, lo si avvolga in un lenzuolo di bucato, lo si copra e lo si tenga disteso sul letto.
Nei casi di piccole ustioni si possono poi applicare pomate antistaminiche o al cortisone, ricoprendole con garze sterili. È comunque sempre consigliabile rivolgersi al più vicino Pronto Soccorso per una medicazione appropriata.
Bisogna evitare di applicare sulle ustioni garze o cotone non sterili, sulfamidici o antibiotici in polvere per il pericolo di reazioni allergiche (vedere la voce Orticaria), o rompere le vescicole.
È da tenere infatti sempre presente che il più grosso pericolo per le lesioni da ustione è proprio rappresentato dall'infezione. Tale complicanza è spesso la causa della morte nei grandi ustionati e di ritardi di guarigione nelle piccole ustioni.

L'estensione dell'ustione è un fattore molto importante per la necessaria valutazione e la prognosi.
Riassumendo, i tre grandi pericoli che minacciano gli ustionati sono:

• lo shock (sempre presente);

• l'infezione (si calcola che il 51 per cento dei decessi sono conseguenza dell'infezione delle ustioni). È necessaria anche l'iniezione antitetanica;

• la difficoltosa cicatrizzazione.