mercoledì 16 aprile 2008

Fasciature proteggere una lesione emorragia

Le fasciature hanno lo scopo di proteggere una lesione, traumatica od infiammatoria, dall'azione di agenti esterni; di mantenere a contatto delle lesioni stesse i medicamenti appropriati; di immobilizzare o tenere a riposo una parte del corpo. Prima dell'applicazione di ogni fasciatura va effettuata una scrupolosa cura alle ferite mantenendosi il più possibile alla seguente sistematica:

• pulizia della ferita e delle parti circostanti;

• disinfezione, interessante non solo la zona lesa ma anche quella parte di cute che verrà compresa nella fasciatura;

• applicazione sulla ferita di una compressa di garza (mai cotone) e inizio del bendaggio. A parte l'aspetto estetico che ogni fasciatura

Un'altra avvertenza da seguire è la seguente : le cosiddette fasciature d'emergenza per frenare, mediante compressione, un'emorragia, devono essere rapidamente controllate da un medico per evitare sgradevoli quanto frequenti episodi di ischemia (mancanza di flusso sanguigno) o addirittura di lesioni di nervi sensitivi o motori. Pertanto una fasciatura per compressione va eseguita nel modo seguente: disinfettata o lavata la ferita sanguinante, si applicano una o due garze sterili o panni puliti.

Non importa se esse si impregnano subito di sangue : sopra si pone una spessa falda di cotone e, quindi, si inizia la fasciatura distendendo la benda con una certa energia: il cotone, agendo da cuscino, distribuisce la pressione evitando pericolose formazioni di «corde» o arroto-lamenti della benda. Se dopo la fasciatura si vede riaffiorare il sangue, si pone un'altra falda di cotone e si danno nuovi giri di benda.

In mancanza di bende, per un impiego di emergenza, possono anche essere usati fazzoletti, tovaglioli o teli piegati lungo la diagonale per ottenerne un telo triangolare che può momentaneamente sostituire la fasciatura.