sabato 19 aprile 2008

Punture di insetti velenosi

Punture di insetti: tra gli insetti velenosi largamente diffusi in Italia sono gli imenotteri (vespe, api, formiche, zanzare, ecc.) i quali sono in grado di iniettare sostanze venefiche, a scopo offensivo e difensivo; nell'uomo provocano in genere solo una vivace reazione locale. Talora vi può essere anche una grave reazione generale, ma ciò è sempre dovuto ad una particolare reattività individuale di tipo allergico o alla contemporanea puntura da parte di molti insetti della stessa specie velenosa.
Altri insetti, come le cimici, pur non possedendo un vero e proprio apparato velenifero, all'atto della puntura iniettano nell'uomo la secrezione delle ghiandole salivari, provocando notevoli disturbi. Le zanzare appartenenti al genere Anopheles iniettano una sostanza in grado di impedire la coagulazione del sangue limitatamente al punto di iniezione, e dotata di spiccata azione pruriginosa.

La gravità di questo tipo di puntura è legata essenzialmente a tre fattori: la molteplicità delle punture, che possono portare al coma e alla morte; la sede della puntura (pericolo di asfissia per edema della glottide, se la lesione avviene sulla lingua o in gola, e di cheratite se viene colpito l'occhio); una sensibilità individuale esaltata (soggetto allergico o debilitato). Il trattamento locale di tali lesioni consiste nell'estrazione dell'aculeo se questo è rimasto conficcato nella pelle e nell'applicazione di una pomata antistaminica in grado di togliere il prurito e di ridurre il pomfo; quello generale è del tutto simile a quello che si applica in casi di shock.