martedì 22 aprile 2008

Psiche affettivazione e attenzione autoplastica

Si scava nella psiche. Ormai ci si è accorti che più si scava e più si trova. La psiche non è come la miniera di diamanti che ha la sua fase di esaurimento. A cominciare dal modo di prestare attenzione, un modo importante nella vita, in ogni momento e in ogni istante, perché la vita è una continua attenzione conscia e inconscia.

Ebbene, si possono oggi distinguere due tipi di attenzione, quella alloplastica e quella autoplastica, e se ne può aggiungere una terza che addirittura ha un nome combinato, affettivazione, che come ognun vede è la fusione di affettiva attenzione.

L'alloplastica è l'attenzione che si prefigge una costante analisi concettuale come se ognuno di noi diventasse il filtro della ragione, per cui l'irragionevole, l'aleatorio, il banalismo, lo stereotipo, il gratuito non passa. È l'attenzione della ragione, si potrebbe dire in termine asciutto. È quella che si dovrebbe avere in funzione nei momenti cruciali della vita, quando le decisioni sono determinanti.

L'attenzione autoplastica è più larga di interessi perché è l'attenzione immaginativa, che spazia subito da ciò che si sta vedendo o ascoltando, che capta l'attenzione all'intero cosmo, all'Io, alla fantasia, alla fusione di cose lontane e viste e udite, in perfetto accordo (quel che si dice sinestesia, vedere con le orecchie e sentire con gli occhi, e toccare con la mente, amare con la speranza).

Questa attenzione autoplastica è o dovrebbe essere quella dello studente, dell'artista, del letterato o del politico, che fa un comizio o si intrattiene in un'ambita intervista. Devono saper captare il suono di tutti gli strumenti.

E si giunge così alla affettivazione, cioè alla fusione affettiva-attenzione, che è bicorde: vi è un orecchio disponibile, ma è un filtro che arena le cose scontate, i toni usuali, le consuetudini ritmate dei mass media e tuttavia l'affetto schiude l'opimo eden dei sentimenti.
In conclusione, si potrebbe d'ora innanzi qualificare l'attenzione, avere un giudizio più esatto dei comportamenti e dei rapporti umani.

Si può distinguere l'attenzione alloplastica o della ragione, che lascia freddi e compassati e stretti alle cose, l'attenzione autoplastica che integra l'Io nei fatti, ne estrae nozioni anche creative ed originali, e l'affettivazione che è la più vicina ai sentimenti d'amore.