mercoledì 2 aprile 2008

Polmonite e Pleurite

Un tempo non molto lontano di polmonite si moriva, soprattutto se questa malattia colpiva in età ancora infantile, o nella vecchiaia. Con la scoperta degli antibiotici questo pericolo è scomparso. Resta comunque pur sempre il fatto che questo tipo di malattie è grave: se trascurate, possono creare complicazioni. La polmonite consiste nell'infiammazione di una zona del polmone, senza interessamento notevole dei bronchi. Spesso ad essere interessato al processo infiammatorio è tutto un lobo del polmone o anche più e può colpire un solo polmone o entrambi. I sintomi sono brividi di freddo, febbre elevata, malessere generale, dolore forte, a punta, nella regione del torace corrispondente al focolaio infiammatorio. Si aggiungono a questi sintomi difficoltà di respiro ed espettorato sanguigno. La polmonite da virus è divenuta oggi la forma più comune di polmonite e colpisce di preferenza soggetti in età giovane o al di sopra dei 50 anni. Conseguenza spesso di polmoniti gravi è l'infiammazione della pleura, la sottilissima membrana che avvolge i polmoni.



La pleurite che ne deriva può essere di due tipi: pleurite primitiva e pleurite secondaria quando è una complicazione di altre malattie.

A parte questa suddivisione di cause, la pleurite si suddivide in essudativa, secca, purulenta, secondo il tipo di infiammazione sopravvenuta. La pleurite essudativa è l'infiammazione della pleura accompagnata da eccesso di liquido. I sintomi sono affanno febbre, dolore toracico, tosse secca. La pleurite secca, invece, è la mancanza di liquido tra il polmone e la pellicina che lo riveste. Ne deriva una infiammazione della pleura con dolore in corrispondenza alla zona toracica relativa La pleurite purulenta presenta tracce di pus nell'essudato. Lo stato del malato in questo caso, è particolarmente tormentato: da una profonda prostrazione passa ad agitazione e ansietà; è particolarmente ossessionato dalla sete e presenta la lingua asciutta e arrossata.